Parrocchia
di S. Ambrogio in
Mignanego (GE) |
«...
le mie mani alzate come sacrificio della sera....» (dal salmo 140) |
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Preghiera
del Vespro -
Primi Vespri della 1.a Domenica
(Sabato o Vigilie) |
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V). Dio, vieni a salvarmi. R). Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo
Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli
dei secoli. Amen. Alleluia. Inno Dio, che all'alba dei tempi creasti la luce nuova, accogli il nostro canto, mentre scende la sera. Veglia sopra i tuoi figli pellegrini nel mondo; la morte non ci colga prigionieri del male. La tua luce risplenda nell'intimo dei cuori, e sia pegno e primizia della gloria dei cieli. Te la voce proclami, o Dio trino ed unico, te canti il nostro cuore, te adori il nostro spirito. Amen. 1 ant. Come incenso, o Dio, salga a te la mia
preghiera. Salmo 140, 1-9: Preghiera nel pericolo Dalla mano dell'angelo il fumo degli
aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi (Ap 8, 4). I. Il salmo 140 è una preghiera elevata a
Dio mentre incombe un grande pericolo; il salmista ha la speranza che essa
venga accolta come il profumo dell'incenso che accompagna i sacrifici del
tempio. Il. Questo salmo preannuncia il
sacrificio di Cristo sulla croce, quando egli, per intercedere a favore di
tutta l'umanità, levò le mani nel gesto dell'orante. III. Anche la Chiesa ha l'altare
dell'incenso, e questo altare è Cristo; anche la Chiesa brucia, al mattino e
alla sera, l'incenso davanti al Signore, e questo incenso è la preghiera dei
fedeli. IV. Questa supplica richiama la domanda
insegnataci da Gesù nel Padre nostro: “Non ci indurre in tentazione, ma
liberaci dal male”. Deve quindi aiutarci a superare le prove della vita. Signore,
a te grido, accorri in mio aiuto; * ascolta la mia voce quando t'invoco. Come
incenso salga a te la mia preghiera, * le mie mani alzate come sacrificio della
sera. Poni,
Signore, una custodia alla mia bocca, * sorveglia la porta delle mie labbra. Non
lasciare che il mio cuore si pieghi al male t e compia azioni inique con i peccatori:
* che io non gusti i loro cibi deliziosi. Mi
percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, t ma l'olio dell'empio non profumi il mio
capo; * tra le loro malvagità continui la mia
preghiera. Dalla
rupe furono gettati i loro capi, * che da
me avevano udito dolci parole. Come si
fende e si apre la terra, * le loro ossa furono disperse alla
bocca degli inferi. A te, Signore
mio Dio, sono rivolti i miei occhi; * in te mi
rifugio, proteggi la mia vita. Preservami
dal laccio che mi tendono, * dagli
agguati dei malfattori. Gloria
al Padre e al Figlio * e allo
Spirito Santo, Come era
nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen. 1
ant. Come incenso, o Dio,
salga a te la mia preghiera. 2
ant. Mio
rifugio sei tu, Signore,
mio bene sulla terra dei vivi. Salmo 141: Sei tu il mio rifugio Cristo nella passione invoca il Padre e domanda la risurrezione
sulla quale la Chiesa dei santi londa la sua /ede - (cfr. Cassiodoro). I. Il salmo 141 assicura che Dio è il
rifugio nel momento del pericolo; il salmista geme e supplica il Signore,
riconoscendo che solo in lui può trovare vero conforto. II. Tutto ciò che è annunciato dal salmo
si e compiuto durante la passione di Cristo; egli infatti si è trovato nella
solitudine ed ha invocato il Padre per essere liberato. III. Cristo continua la sua supplica
nella Chiesa, la quale deve superare innumerevoli difficoltà per raggiungere
l'unione dell'umanità con Dio. IV. Gesù nell'orto ha toccato per noi il
fondo dell'angoscia; preghiamolo affinché ci aiuti a superare con fortezza
le difficoltà quotidiane. Con la mia voce al Signore grido
aiuto, * con la mia voce supplico il
Signore: davanti a lui effondo il mio
lamento, al suo cospetto sfogo la mia
angoscia. Mentre il mio spirito vien meno, * tu conosci la mia via. Nel sentiero dove cammino * mi hanno teso un laccio. Guarda a destra e vedi: * nessuno mi riconosce. Non c'è per me via di scampo, * nessuno ha cura della mia vita. Io grido a te, Signore; † dico: Sei tu il mio rifugio, * sei tu la mia sorte nella terra
dei viventi. Ascolta la mia supplica: * ho toccato il fondo dell'angoscia.
Salvami dai miei persecutori * perché sono di me più forti. Strappa
dal carcere la mia vita, * perché
io renda grazie al tuo nome: i giusti
mi faranno corona * quando mi concederai la tua grazia.
GIoria... 2 ant. Mio
rifugio sei tu, Signore, mio bene sulla terra dei vivi. 3 ant. Il Signore Gesù
si è umiliato nella morte; e Dio lo ha innalzato nella
gloria. Cantico FiI
2, 6-11: Cristo, servo di Dio I. Il cantico, probabilmente un inno
liturgico anteriore a san Paolo, presenta Cristo che si fa servo di Dio; per
questo viene esaltato. Il. Ricorda i vari momenti della vita del
Verbo incarnato, il quale dall'altezza più sublime, è sceso all'umiliazione
più profonda, per giungere alla gloria del Signore risorto. III. Con il cantico di Oggi la Chiesa
riconosce la preesistenza eterna di Cristo e la sua divinità;
contemporaneamente ricorda che la sua umanità è stata esaltata dopo la
passione e la morte. IV. Questo cantico ci prepara alla
celebrazione settimanale della risurrezione di Cristo ricordandoci che solo
la via della croce conduce alla gloria. Cristo
Gesù, pur essendo di natura divina, * non
considerò un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, † assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini: apparso
in forma umana, umiliò se stesso † facendosi
obbediente fino alla morte * e alla
morte di croce. Per
questo Dio l'ha esaltato * e gli ha
dato il nome che è al di sopra di ogni altro
nome; perché
nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi * nei
cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni
lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, * a gloria
di Dio Padre. Gl. 3 ant. Il Signore Gesù si è umiliato nella morte; e Dio lo ha innalzato
nella gloria. Lettura breve Rm 11, 33-36 O profondità della ricchezza,
della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi
giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, clii mai ha potuto conoscere il
pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato
qualcosa per primo, sì che abbia a riceverne il contraccambio? Poiché da
lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli.
Amen. Responsorio breve R). Quanto sono grandi * le tue
opere, Signore! Quanto sono grandi le tue opere,
Signore! V). Le hai fatte con bontà e
sapienza le tue opere, Signore. Gloria al Padre e al Figlio e allo
Spirito Santo. Quanto sono grandi le tue opere,
Signore! Ant. al Magn. Ha fatto cose grandi colui che è potente: e santo è il suo nome. L'anima
mia magnifica il Signore * e il mio
spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha
guardato l'umiltà della sua serva. * D'ora in
poi .tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi
cose ha fatto in me l'Onnipotente * e Santo
è il suo nome: di
generazione in generazione la sua misericordia * si
stende su quelli che lo temono. Ha
spiegato la potenza del suo braccio, * ha
disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha
rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha
ricolmato di beni gli affamati, * ha
rimandato i ricchi a mani vuote. Ha
soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi
della sua misericordia, come
aveva promesso ai nostri padri, * ad
Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Gloria
al Padre e al Figlio * e allo
Spirito Santo. Come era
nel principio, e ora e sempre, * nei secoli
dei secoli. Amen. Ant. al Magn. Ha fatto cose grandi colui che è potente: e santo è il suo nome Intercessioni Eleviamo al Dio uno e trino, Padre
e Figlio e Spirito Santo, la nostra lode e la nostra preghiera: Assisti il tuo
popolo, o Signore. Dio grande e misericordioso, sorga
la tua giustizia sulla terra, — e il tuo
popolo vedrà un'era di fraternita' e di pace. Venga il
tuo regno fra tutte le nazioni, — e si
compia il tuo disegno di salvezza anche per l'antico popolo dell'alleanza. Fa' che le
nostre famiglie vivano in serena adesione ai tuoi voleri e in santa armonia, — per
essere il riflesso della tua unità d'amore nel Verbo e nello Spirito. Ricompensa
tutti coloro che ci hanno fatto del bene: — dona
loro il cento per uno e la vita eterna. Guarda
con bontà quanti sono morti a causa dell'odio, della violenza e della
guerra, —
accogli tutti nel riposo eterno. Padre
nostro. Orazione Ispira nella tua paterna
bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera,
perchè veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha
veduto. Per il nostro Signore... Conclusione
V). Il Signore sia con voi R). E con il tuo spirito. V). Vi benedica Dio onnipotente, Padre + e Figlio e Spirito Santo. R). Amen. V). Andate in pace. R). Rendiamo grazie e a Dio. Nella celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o
un diacono, la conclusione è la seguente: V). Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e
ci conduca alla vita eterna. R). Amen |